Dal primo annuncio in cui è stata rivelata PlayStation 4, è passato ormai parecchio tempo. I titoli più in vista sono usciti e quelli giapponesi, come al solito, si stanno ancora facendo aspettare. L’unica eccezione è il "controverso" DriveClub, previsto prima per uscire assieme alla console, poi posticipato di un anno per approfondire lo sviluppo. Se però l’anno scorso avrebbe avuto come avversari il sontuoso Forza Motorsport 5 e il discutibile Need for Speed Rivals, quest’anno l’armata dei giochi di guida (con una connotazione arcade) è ben folta. DriveClub, Forza Horizon 2 e The Crew provano - ognuno a modo loro - a portare su schermo auto da sogno realizzate in modo realistico, ma con uno stile di guida immediato ed accessibile. Il punto di forza su cui tutti e tre hanno puntato per la fine di questo 2014 è quello di rivoluzionare il comparto multigiocatore, cercando di andare veramente verso la next gen dei giochi di guida.
Driveclub è il primo progetto di Evolution Studios su PlayStation 4: un racing game dal dettaglio grafico straordinario e pensato per la cooperazione tra i piloti di uno stesso "Club". Appassionati di particolari marchi si potranno sfidare in competizioni serrate dove collaborare con i propri compagni sarà fondamentale.L’intento di Evolution Studio è quello di rivedere il concetto di gioco online in qualcosa che vada di più verso la cooperazione. In DriveClub tutto gira attorno alla componente multigiocatore dove, assieme ad altri cinque amici, si può creare un Club che, col passare delle gare, accrescerà il proprio rispetto, in modo da sbloccare man mano nuovi contenuti esclusivi. Gareggiando da soli è comunque possibile andare ad esplorare quel che il titolo ha da offrire, ma è solo cooperando che si può avere accesso a tutto. Anche fuori casa sarà possibile continuare a monitorare l’andamento del proprio club tramite la companion app che verrà rilasciata per tempo su iOS e Android. Quest’idea di un mondo costantemente connesso e che mette alla prova il giocatore in diversi modi, si riflette anche nelle singole gare: sebbene sia sempre necessario fare da punto A a punto B nel minor tempo possibile, sorpassare tutti gli avversari e arrivare primo, nel mezzo della gara potrà capitare d'essere in difficoltà con i sorpassi o troppo indietro per competere per il podio, ed ecco entrare in gioco le sfide che mettono alla prova i piloti in determinati tratti della pista. Così facendo, anche se la vittoria è svanita, si è comunque incentivati a portare avanti la partita in cerca di punti fama extra. Per quel che riguarda la giocabilità, invece, l’esclusiva Sony propone un sistema di guida che si posiziona a metà strada tra l’arcade e il simulativo. Il tutto è molto accessibile e in pochi secondi riuscirete a governare tranquillamente il vostro bolide, ma non si arriva mai alle derapate spettacolari e impossibili come, ad esempio, nella serie Burnout. Nonostante il tutto sia renderizzato solamente a trenta frame per secondo, la fluidità è solida e garantisce una manovrabilità dei veicoli sempre precisa. Al contrario, però, il senso di velocità non è poi così marcato nonostante si sfrecci ad elevata velocità in vicoli parecchio stretti. Una cosa che si può definire fastidiosa è il sistema di rientro automatico in pista, il quale ci teletrasporterà in strada se staremo più di tre secondi al di fuori dell’asfalto. Questa scelta va in prepotente conflitto con i precedenti titoli di Evolution dove il fulcro del gameplay era trovare la via più breve ad ogni condizione, costringendo il giocatore a tenere sempre gli occhi aperti per nuove parti del tracciato.
Bene credo che per oggi è tutto, scusate per l'assenza solo che il rientro a scuola è stato molto duro, avendo cambiato scuola è stato molto difficile incastrare tutti gli impegni, quindi ricapitolando spero che anche questo post vi sa piaciuto, un Bacio da Gaia <3<3 :) :)
Nessun commento:
Posta un commento